Landini Carlo Alessandro

Compositori / Autori

Dopo gli studi di Pianoforte e Composizione al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Milano e al «Conservatoire National Supérieur de Musique» di Parigi, dove nel 1981 ottiene il Prémier Prix à l’unanimité et les félicitations du Jury, si perfeziona con Olivier Messiaen (Parigi), Franco Donatoni (Accademia Musicale Chigiana), György Ligeti (Aix en-Provence), Iannis Xenakis (Aix-en-Provence) e Witold Lutoslawski (Grožnjan). Nel 1981 gli viene assegnato il prestigioso «Fulbright Award» per studiare e insegnare nella University of California a San Diego. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali («Valentino Bucchi» di Roma, «Ennio Porrino» di Cagliari, «Città di Mestre», «Ernest Bloch» di Lugano, «W. Serocki» di Varsavia, «S. Prokof’ev» di Mosca), prende parte, dal 1978 al 1996, ai «Ferienkurse für Neue Musik» di Darmstadt in qualità di compositore invitato e di relatore. Pubblica con Sonitus, Pizzicato, Da Vinci, Carisch, Curci, Edi-Pan, Sonzogno e Alphonse Leduc. Ha 16 cd monografici e antologici al suo attivo. Nel marzo 2003 è nominato «Fellow» dell’Italian Academy di New York e «Associate Research Scientist» presso il Music Department della Columbia University a New York, dove lavora con Fred Lerdahl e Jonathan Kramer. Ha tenuto seminari presso la University of California, il Department of Graduate Studies della Columbia, la «Eastman School of Music» di Rochester, la «State University» di Buffalo, la Musikhochschule di Trossingen (Germania) e l’Università di Praga. Visiting Professor presso la UMBC di Baltimore (Maryland) nel semestre autunnuale 2006. Nel 2008 consegue la vittoria, primo e unico italiano, al rinomato concorso internazionale «W. Lutosławski» di Varsavia col suo Le retour d’Astrée per violino e pianoforte. Nel 2013 è stato il solo compositore candidato dalla SIMC a rappresentare l’Italia ai World Music Days 2013 di Vienna-Bratislava. Da sempre interessato ai problemi del tempo e della sua percezione, nel 2016 la sua Sonata n. 5 per pianoforte (pf. Massimiliano Damerini) balza agli onori della cronaca per la sua inedita durata (6 ore e 30 minuti). Al Kyrie della sua Missa Novem Vocum viene assegnato il Primo Premio in occasione della Terza Edizione del Premio Internazionale «Francesco Siciliani» (Perugia, LXXI Sagra Musicale Umbra, 2016). Il Sanctus della stessa Missa viene insignito del Premio della Critica in occasione della Quinta Edizione dello stesso premio (Assisi, LXXVI Sagra Musicale Umbra, 2021). Ha collaborato coi mensili Amadeus (Milano) e Neue Zeitschrift für Musik (Schott, Mainz) e col trimestrale Humanitas (Brescia). Collabora stabilmente col mensile Classic Voice. È laureato in Lettere moderne con tesi in Storia del Cristianesimo (Fenomenologia dell’estasi, Franco Angeli, Milano 1982). Ha collaborato, nel 1983, alla redazione di voci musicali del Dizionario Dizionario Bompiani delle Opere e dei Personaggi di tutti i tempi e di tutte le letterature (Bompiani). Dal 1991 è iscritto all’Albo dei giornalisti della Lombardia. È membro della prestigiosa AAAS («American Association for the Advancement of Science»).

Saggi:

Mozart. Il «Ratto dal Serraglio». Strategie del testo e pragmatica simbolica. Un esempio di comunicazione subliminale, Ferraro, Ivrea 1998.

Lo sguardo assente. Arte e autismo. Il caso Savinio, Franco Angeli, Milano 2009.

«Fascino senza tempo e la nuova bellezza. La Sonata n. 5 per pianoforte», De musica, XIX (2015), pp. 63-80.

Misura e dismisura. Una Sonata monumentale, postfazione di Giovanni Piana, Musica Practica, Torino 2016.

L’orecchio di Proteo. Saggio di neuroestetica musicale. Ambiguità, trappole cognitive, strategie decisionali, Lim, Lucca 2021.

Contra Analyticos. L’analisi musicale, «West Side Story e la logica perversa delle lavatrici, prefazione di Andrea Bedetti, postfazione di Renzo Cresti, LoGisma, Firenze 2022.

Musica di Dio, musica del diavolo, prefazione di Michele Bosio, Zecchini, Varese 2024.